Chiesa di Santa Maria Immacolata

La chiesa dell’Immacolata Concezione si trova sulla piazza Vittorio Emanuele ed è di fronte alla basilica romanica.
La data della costruzione non è certa, ma è probabile che risalga alla metÓ del XV secolo, come mostra la decorazione in cotto e l’analisi della struttura architettonica. Su un mattone del contrafforte è incisa la data 1797, mentre sul portale d’accesso alla sagrestia 1499 ed indicano delle operazioni di riadattamento della chiesa: si pensa alla creazione della grande volta a botte, secondo i nuovi dettami rinascimentali, infatti l’arcone che divide la volta in due campate non è parallelo alla facciata perchÚ questa sostituisce il precedente soffitto a capriate lignee, adattandosi al perimetro murario non regolare.

La struttura è tipica della tradizione gotica lombarda. La facciata è a capanna in mattoni e corsi di ciottoli. In origine presentava due finestre troppo basse che poi vennero murate, oggi è presente un finestrone al centro che risale al 1723, anno in cui viene allargato anche il portale d’accesso per farvi entrare il baldacchino del corpus domini. è presente anche una decorazione ad archetti pensili trilobati in cotto con motivi floreali; al culmine della facciata ci sono tre piccole teste in cotto come sostegni ai peducci degli archetti. Lo stesso si ripete anche sui lati della chiesa e sui contrafforti.

Il lato nord della chiesa è realizzato in corsi di mattoni e di ciottoli di fiume, caratterizzato dalla presenza dei contrafforti, secondo la tradizione medievale. Tra questi ci sono un portale e due monofore in corrispondenza della prima campata, dalla seconda sporge la cappella semicircolare con due monofore cieche, sopra alla quale si erge un campanile quadrangolare con quattro aperture che lasciano intravedere la campana. Viene poi aggiunta la cupola ovoidale sopra il presbiterio, mascherata da un tiburio ottagonale, di tradizione lombarda.

Internamente presenta una sola navata divisa in due campate, coperte da volte a botte, con due cappelle laterali: in quella di destra era posto l’altare del Santo Sepolcro con pitture del ‘700, oggi invece presenta la fonte battesimale in marmo rosso di Verona, posta da Cesare Nava nel 1903; in quella di sinistra vi è l’altare con Santa Maria della Rosa con il dipinto con La Vergine che dona una corona di rose a San Francesco (1882) al centro, mentre ai lati c’è l’Annunciazione (copia dell’800) e la Vestizione (metÓ XVII secolo). Il presbiterio quadrangolare è separato dal resto della struttura da una balaustra marmorea con due gradini d’accesso; la parete di fondo presenta una quadratura che emula un’abside, davanti alla quale è posto l’altare settecentesco in marmi policromi, che ospita la statua della Vergine.

La decorazione pittorica interna risale all’inizio del XVI secolo. Le pareti presentano specchiature a finti marmi, emersi dopo i restauri del 1980; a fianco del portale si vedono le due finestre murate coperte con scialbature a strisce orizzontali bianche e grigie della fine dell’800, inoltre a sinistre si intravede la decorazione della cornice della porta che conduceva alla sagrestia.

La volta presenta nella parte bassa dodici storie della Vergine, mentre due sono nella controfacciata, tratte dai Vangeli Apocrifi, nei quali si trovano anche episodi privati della vita di Cristo o di Maria. Sono divise a gruppi di tre e sono incorniciate da motivi geometrici, mentre negli angoli sono presenti dei tondi monocromi con dei busti di profilo. La volta vera e propria è invece decorata con centoquattro busti clipeati con una densa concentrazione di elementi decorativi. La trama è ortogonale con linee parallele ai due sensi della volta; negli incroci sono posti i clipei prospettici uniti da motivi a trecce; nei tondi però non c’è una precisa illusione prospettica. Negli interstizi sono realizzati dei motivi grotteschi su fondo rosso.

In tutti questi elementi è visibile l’influenza dei precetti di Leonardo Da Vinci, contenuti anche nel suo Trattato sulla pittura. Sono opera di Martino Piazza, probabilmente un allievo di Leonardo, il quale ne riprende e rielabora lo stile. Alcuni clipei però vengono realizzati da Pietro Carioni che non recepisce le novitÓ del collega.

Oggi questi affreschi sono molto rovinati a causa dell’abitudine medievale di fare le finiture a secco.

La particolarità della chiesa dell’Immacolata Concezione è l’orientamento: l’altare si trova a ovest, invece che a est, probabilmente perchè era collegata al culto dei morti, infatti il territorio restrostante era un luogo di sepoltura.